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Mobilità docenti 2025 e graduatorie interne di istituto: precedenze e valutazione servizio pre-ruolo. Tutte le IPOTESI in campo
L’Ipotesi di CCNI mobilità del personale docente, educativo e ATA sarà a breve sottoscritta per il triennio 2025-2026, 2026-2027 e 2027-2028. Sindacati e Amministrazione hanno lavorato a lungo per proporre un testo aggiornato con le normative degli ultimi anni scolastici, che tenga conto delle numerose modifiche introdotte e dei cambiamenti in atto nelle scuole. Quello che presentiamo è ancora solo una ipotesi di lavoro, frutto delle proposte o dei sindacati o dell’Amministrazione, siamo in attesa del testo definitivo.
In attesa della sottoscrizione, riportiamo di seguito le novità che lo stesso potrebbe presentare, evidenziando che su alcune delle medesime (novità) c’è già l’accordo MIM-OOSS, mentre su altre proposte dei sindacati si deve ancora attendere la risposta del Ministero ovvero l’accordo tra le parti.
Vincoli e deroghe
Il CCNI 2025/28 presenterà i medesimi vincoli del precedente riguardo alle preferenze indicate nella domanda. Al riguardo va precisato che i vincoli dovuti alla preferenza sulla quale si è soddisfatti sono stati uniformati, così che i docenti i quali otterranno il trasferimento/passaggio in una delle preferenze di sede indicata nella domanda, ossia in una delle scuole indicate puntualmente nella stessa (quindi con codice scuola), non potrà presentare domanda di mobilità per il triennio successivo. Già lo scorso anno il vincolo era stato uniformato a seguito dell’accordo MIM-OOSS del 21 febbraio 2024, adesso il tutto dovrà essere recepito nel nuovo contratto.
Dovrebbero inoltre essere mantenuti i vincoli per i neoassunti in ruolo e per gli assunti da GPS sostegno I fascia, salvo novità (politiche) dell’ultima ora, dal momento che la modifica necessita una revisione normativa.
Il Contratto però recepirà le deroghe di cui all’art. 34 del CCNL 2019/21 già utilizzate nella procedura dello scorso anno scolastico, che potrebbero essere ulteriormente ampliate per venire incontro alle esigenze di un numero più ampio di personale.
Anni utili al vincolo
Riguardo ai succitati docenti neoassunti, il CCNI 2025/28 dovrebbe chiarire quali anni sono da considerare nel computo del triennio di vincolo: per i docenti neoassunti in ruolo quelli prestati su eventuali supplenze ai sensi dell’art. 47; per gli assunti da GPS sostegno I fascia (e per i neoassunti in ruolo) eventuali anni in assegnazione provvisoria anche interprovinciale.
Passaggio ruolo classi di concorso aggregate
Il passaggio di ruolo per una delle classi di concorso oggetto di aggregazione, ai sensi del DM 255/2023, da parte di docenti titolari e abilitati in una delle medesime è stato consentito già lo scorso anno, in virtù dell’OM 30/2024 che ha disciplinato la mobilità per l’a.s. 2024/25.
Il nuovo CCNI recepirà dunque le novità discendenti dal DM 255/23 succitato, per cui il passaggio in esame sarà possibile per l’a.s. 2025/26 e per gli anni a venire.
Passaggio ruolo su sostegno
Un’importante novità che dovrebbe presentare il CCNI riguarda il passaggio di ruolo su sostegno, che dovrebbe essere consentito ai docenti in possesso della specializzazione ma privi di abilitazione per il grado di istruzione richiesto (circostanza ormai molto usuale, dal momento che si accede al corso TFA di specializzazione con il titolo e non con l’abilitazione).
Vincolo quinquennale sostegno
Un’altra novità del nuovo contratto dovrebbe riguardare il computo del quinquennio di vicolo cui sono sottoposti i docenti immessi in ruolo o trasferiti su posto di sostegno. Tali docenti, come sappiamo, devono permanere su posto di sostegno per un quinquennio, nel corso del quale (al netto dei vincoli succitati) possono comunque presentare domanda di trasferimento solo su tale tipologia di posto ovvero passaggio di ruolo sempre su posto di sostegno (in tale ultimo caso il vincolo riparte da capo diversamente di quanto previsto per il trasferimento).
La novità dovrebbe riguardare il fatto che nei cinque anni di vincolo (oltre all’anno di decorrenza giuridica, già previsto) dovrebbero essere computati: l’anno scolastico a tempo determinato su sostegno, nel corso del quale è stato svolto il periodo di prova (se previsto per legge); l’anno di supplenza ai sensi dell’art. 47, se svolto su posto di sostegno.
Precedenza assistenza genitore
Assistenza genitore
Ai sensi del CCNI 2022/2025, la precedenza per assistenza al genitore con grave disabilità si applica ai soli movimenti della prima fase (comunale) in caso di comuni suddivisi in più distretti e della seconda (fase provinciale).
Con il nuovo CCNI 25/28 la precedenza in esame potrebbe essere applicata a tutte e tre le fasi della mobilità: comunale (n caso di comuni suddivisi in più distretti), provinciale e interprovinciale. L’Amministrazione potrebbe decidere in tal senso, stante le numerose sentenze positive per i docenti che nel corso degli ultimi anni hanno ottenuto il trasferimento in seguito a ricorso.
Le precedenze, ricordiamolo, si applicano ai soli trasferimenti, eccetto la prima (personale non vedente ed emodializzato) che si applica anche ai passaggi di ruolo e di cattedra.
Trasferimento provinciale da posto comune a sostegno
Il CCNI 2022 aveva previsto precise percentuali di posti destinate ai trasferimenti provinciali da posto comune a posto di sostegno: 100% dei posti disponibili per l’a.s. 22/23; 75% dei posti disponibili per l’a.s. 23/24; 50% dei posti disponibili per l’a.s. 24/25. Il nuovo contratto potrebbe prevedere una nuova sequenza di percentuali ma non si ancora quali.
Punteggi graduatoria interna
Una delle novità che potrebbe presentare il prossimo contratto, come trapelato dagli incontri MIM-OOSS, potrebbe riguardare i punteggi previsti per la graduatoria interna di istituto, in particolare il punteggio assegnato al pre-ruolo, sino ad oggi valutato: 3 punti all’anno per i primi quattro anni; 2 punti all’anno dal quinto anno in avanti. La proposta dei sindacati è di valutare sei punti ogni anno (come nei trasferimenti volontari). Potrebbe però essere approvata un’altra NOVITA’ secondo cui valutare il servizio in questione, se svolto nel ruolo di attuale titolarità: 4 punti all’anno per ogni anno nel 2025/26; 5 punti all’anno per ogni anno nel 2026/27; 6 punti all’anno per ogni anno nel 2027/28.
Una novità che, se confermata, potrebbe incidere anche sulle attuali graduatorie interne di istituto che vengono rinnovate ogni anno per l’individuazione dell’eventuale sovrannumerario. Vedremo cosa si deciderà, se introdurre delle modifiche o rinviare ad un periodo successivo, introducendo solo specifici punteggio in ragione delle direttive che lo prevedono.
Punteggio servizio aree a rischio abbandono
Una novità che potrebbe presentare la tabella di valutazione dei titolo riguarda uno specifico punteggio per i titolari nelle scuole a forte rischio di abbandono scolastico.
Nello specifico, il MIM ha proposto di assegnare un punteggio per il servizio prestato, dall’a.s. 23/24, ininterrottamente per un triennio nelle scuole a forte rischio di abbandono scolastico, senza presentare domanda di trasferimento/passaggio e assegnazione provvisoria nonché senza accettare supplenze ai sensi dell’art. 47 del CCNL 19/21. La proposta del MIM è di 10 punti per il triennio predetto e poi 2 punti ogni anno oltre il triennio. I sindacati hanno proposto un punteggio inferiore.
Punteggio docenti tutor e orientatori
Altra novità relativa alla valutazione dei titoli dovrebbe essere quella riguardate l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo, a decorrere dall’a.s. 23/24, per i docenti che svolgono il ruolo di tutor e orientatore. Il punteggio proposto sarebbe attribuito dopo un triennio continuativo e poi per ciascun anno anno in cui si svolge il predetto ruolo.
Per gli stessi docenti potrebbe essere previsto un punteggio aggiuntivo per la partecipazione e frequenza del periodo di formazione.
Graduatorie interne di istituto: Ed. motoria primaria
L’a.s. 2024/25 è stato il primo che ha previsto le assunzioni in ruolo dei docenti di educazione motoria alla primaria, classi quarte e quinte.
Conseguentemente, nella scuola primaria saranno costituite – per la prima volta – le relative graduatorie interne di istituto, finalizzate all’individuazione dell’eventuale perdente posto, in caso di contrazione di organico.
Per tale tipologia di posto (Ed. motoria), come per le altre presenti nell’organico di tale grado di istruzione (posto comune e posto di sostegno), saranno costituite graduatorie distinte, per cui la contrazione di organico relativa ad una determinata tipologia di posto non è compensata dalla eventuale disponibilità su altra tipologia di posto.
Sede assunti dopo il 31 agosto con decorrenza giuridica 1° settembre 2024 ed economica dal 2025/26
Una specifica novità dovuta alle nuove regole sul reclutamento della scuola secondaria, per cui trattasi di nuova disposizione che non modifica nulla di quanto previsto in precedenza, dovrebbe essere quella relativa ai docenti neoassunti individuati dopo il 31/08 da GM pubblicate entro la medesima data su provincia, con decorrenza giuridica dal 1° settembre 2024 ed economica dal 1° settembre 2025. Nel decreto di individuazione è indicato che i docenti otterranno una sede nel corso delle operazioni di mobilità. Resta da stabilire la fase, probabilmente in coda.
Vedremo cosa sarà confermato o meno nell’IPOTESI DI CONTRATTO 2025/28, rispetto a quanto trapelato dagli incontri svolti sino ad oggi.
Abilitazione insegnamento: 175mila nuovi abilitati nei prossimi due anni, senza percorsi sarà difficile ottenere supplenze
A pochi giorni dalla pubblicazione del bando di concorso per la seconda procedura del 2024 in ambito Pnrr, il Pnrr 2 ultima concorso della fase transitoria in ambito riforma del reclutamento docenti, prende sempre più valore il ruolo dei percorsi abilitanti, che iniziano a comparire come requisito di partecipazione per il concorso stesso grazie ai cfu che si ottengono partecipando ai corsi a pagamento.
I percorsi da 30, 36 e 60 cfu
Dall’anno prossimo, abilitarsi sarà unica condizione per poter partecipare ai concorsi, dal momento che scompariranno anche requisiti come laurea+24 cfu e diploma itp. I nuovi percorsi abilitanti da 30, 36 e 60 Cfu a seconda delle singole esigenze sono la colonna portante del nuovo corso di abilitazione e decine di migliaia di docenti che intendono abilitarsi all’insegnamento sulla propria classe di concorso si sono adeguati, si stanno adeguando o inevitabilmente si adegueranno nei prossimi mesi per non restare fuori.
Il percorso per chi è già in possesso di altra abilitazione o specializzazione sul sostegno (30 crediti) è stato tra i primi a partire, seguito poi dal percorso finalizzato ad ottenere 60 crediti formativi abilitanti.
175mila abilitazioni in due anni
L’obiettivo dichiarato da parte del Ministero è quello nei prossimi due anni di abilitare 175 mila aspiranti docenti. Facendo un rapido calcolo, si tratta del numero di supplenti che ogni anno vengono chiamati nella scuola italiana a coprire le cattedre vacanti. Un esercito di precari che otterrà l’abilitazione, e si spera anche il ruolo. In caso contrario, senza abilitazione tra un paio di anni sarà molto difficile riuscire ad ottenere un incarico di supplenza.
Nei nuovi percorsi abilitanti potranno essere confermati sia i 24 cfu che i percorsi di tirocinio scolastico già acquisiti dagli aspiranti docenti, ma questo non dovrebbe comportare una decurtazione sul prezzo previsto per il concorso stesso, che resterà quello massimo previsto.
Corsi Indire sostegno:Inizio parallelo al nuovo Tfa sostegno, 30 cfu entro il 25 dicembre e specializzazione per 85mila docenti precari
Il potenziamento dell’organico sul sostegno nella scuola italiana è stato fin dal primo momento dell’insediamento del nuovo ministero una priorità del ministro Valditara, e in questi ultimi mesi le iniziative si stanno facendo più concrete. L’annuncio dei Corsi Indire, che partiranno nel 2025, consentiranno l’attuazione di quel doppio canale di specializzazione sul sostegno che sta facendo storcere la bocca a chi sta partecipando o parteciperà al Tfa.
Trasformazione dell’organico di fatto in organico di diritto
Alla fine di quest’anno scolastico poi, in vista dell’avvio del prossimo, i familiari degli alunni con disabilità avranno la possibilità di chiedere la conferma del docente di sostegno, per dare quella continuità didattica che troppo spesso manca in questo ambito.
Ma l’obiettivo principale del ministero Valditara è aumentare il personale docente di sostegno specializzato con l’obiettivo ultimo ma fondamentale di trasformare gradualmente l’organico di fatto in organico di diritto.
In questo senso, la notizia è che la richiesta al Governo, al ministro Giorgetti nello specifico, di investire sull’assunzione di insegnanti di sostegno, annunciata qualche settimana fa, è stata accolta.
Precari che non possono essere assunti
Questo significa che a breve ci saranno importanti novità, considerato che in vista dell’approvazione della legge di bilancio verranno inserite risorse per l’assunzione di docenti precari che il ministero intende specializzare.
L’obiettivo primario del ministero è risolvere il problema del precariato degli insegnanti di sostegno in tempi brevi ma in modo efficace e duraturo. Secondo il ministero, il tema del precariato in passato non è mai stato affrontato in modo razionale. Il risultato è che ci sono 85mila insegnanti di sostegno precari con tre anni di servizio, ma senza specializzazione. E quindi non possono essere assunti.
Come detto il prossimo passo sarà avviare i Corsi Indire, rivolti a coloro i quali hanno svolto, nelle istituzioni scolastiche statali e paritarie, un servizio su posto di sostegno per almeno tre anni scolastici, anche non continuativi, nei cinque anni precedenti. I percorsi saranno relativi allo stesso grado di istruzione al quale si riferisce il servizio prestato.
Corsi paralleli al Tfa
Ora si aspettano i dettagli per l’avvio dei corsi, soprattutto per quel che concerne le tempistiche. Si pensa possano partire insieme al nuovo ciclo TFA sostegno. La certezza è che sarà in questo modo possibile specializzare 40.000 docenti, e poi altri 45.000. I 30 CFU dovranno essere acquisiti entro il 31 dicembre 2025.
La certificazione EDSC DigComp 2.2 accreditata da Accredia è un riconoscimento che attesta la padronanza delle competenze digitali fondamentali, distribuite sui cinque ambiti principali di competenza del Framework Europeo DigComp :
- Alfabetizzazione su informazioni e dati: Questa area riguarda la capacità di ricercare, raccogliere, gestire e valutare dati e informazioni in modo efficace.
- Comunicazione e Collaborazione: Si focalizza sull’utilizzo delle tecnologie digitali per interagire, comunicare e collaborare in maniera produttiva con gli altri.
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- Sicurezza: Copre la consapevolezza e la comprensione delle questioni legate alla sicurezza digitale, alla protezione dei dati personali e alla privacy online.
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In sintesi, il certificato EDSC DigComp 2.2 valida l’abilità di sfruttare le tecnologie dell’informazione in modo critico e competente, sia nella vita professionale che personale, migliorando la comunicazione, l’efficienza e la risoluzione di problemi.
L’esame è suddiviso in tre step di complessità incrementale:
- Primo Step (42 domande, massimo 40 minuti) – livelli di padronanza BASE 1 e BASE 2
- Secondo Step (42 domande, massimo 40 minuti) – livelli di padronanza INTERMEDIO 3, INTERMEDIO 4
- Terzo step (84 domande, massimo 80 minuti) – livelli di padronanza AVANZATO 5, AVANZATO 6, ALTAMENTE SPECIALIZZATO 7 e ALTAMENTE SPECIALIZZATO 8
La soglia di superamento per ogni prova è del 75%: passato il primo step, potrai accedere alla seconda prova (che può essere svolta anche in un giorno differente), altrimenti l’esame termina e l’esaminato riceve il certificato attestante il livello raggiunto.
Il candidato quindi non può essere bocciato: l’esame è strutturato infatti per fotografare in una certa data il livello di padronanza raggiunto per le singole aree di competenza, verificandone i miglioramenti a fronte di processi di apprendimento. La persona viene iscritta al registro nazionale Accredia e inserita nel futuro repertorio Nazionale ed Europeo, con emissione e invio del certificato in formato pdf e Open Badge.
Con la firma del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il settore scolastico in data 18 gennaio 2024, si è stabilito che l’inclusione e il mantenimento nelle liste di terza fascia per il personale ATA richiede il possesso del titolo obbligatorio Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale EDSC DIGCOMP 2.2. Tale criterio è applicabile ai profili di:
- Assistente Amministrativo
- Assistente Tecnico
- Operatore Scolastico.
Esame con Proctoring Live automatizzato
Gli esami saranno supervisionati tramite webcam e microfono da un proctor live. Puoi sostenere gli esami dal lunedì al sabato, dalle 9:00 alle 18:00. Assicurati di avere una connessione internet stabile, una web cam e un microfono e di seguire tutte le istruzioni fornite per garantire un'esperienza d'esame fluida e senza problemi.
È importante chiarire che la certificazione, come da norma, non è legata a corsi specifici ma è un esame di valutazione basato sul framework europeo DigComp 2.2.
Consigliamo a tutti i nostri discenti, che vogliono ottenere il titolo per l'accesso e/o mantenimento al bando ATA III fascia, di ottenere un Livello di padronanza Base 2/Intermedio 3, così da poter accedere in tutti i ruoli di competenza.
Chiamaci: UFFICIO 0934 546031
MARIELLA 327 4988007
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